Che visitare Valencia in un solo weekend senza perdere per strada troppe cose sia impossibile (almeno per me) ve l'ho già detto.
Che non è una buona idea visitare Valencia a metà agosto con il sole a picco, probabilmente ve lo potete immaginare e sono convinta che, a differenza della sottoscritta, se lo avete fatto è perchè eravate consci di non rischiare lo svenimento per un colpo di calore.
Io non riesco a starmene troppo tempo buona e tranquilla a casa. Ci ho provato, sono andata a zonzo per le vie del centro di Murcia, a morire di tristezza perchè la maggior parte dei negozi chiude nel weekend, solo nelle ore diversamente calde (meno calde è un concetto che non è applicabile a Murcia).
Addirittura ho pensato di poter andare al mare, di sera ma... no. È stato solo un attimo di depressione nera.
Mi sono chiusa in casa nella mia nuova stanza con aria condizionata a cercare di far rinvenire i neuroni precedentemente seccati al sole ma tutto ciò non è servito.
Amo molto le opere di Calatrava ma, Santiago, io la storia del ponte di Venezia non la dimentico.
Non sono caduta su quel coso solo perché ci sono andata la prima volta dopo che era stato posto rimedio alla scivolosità del tuo capolavoro. Perché, stanne certo, io quei gradini di vetro li avrei percorsi in una giornata di pioggia, anzi, la pioggia mi avrebbe colta sul fatto, quasi in cima al ponte e caro mio, io a Venezia non ci sono ancora caduta ed è una cosa assai strana quindi temo il colpo di scena.
Certo, scivolare sul tuo ponte di vetro sarebbe stato spettacolare, te lo concedo. Una di quelle cose che ti chiedi perché non sei una Kardashian e non hai le telecamere che riprendono ogni attimo della tua vita.
Lo avevo intuito subito che la giornata sarebbe andata a finire male, avete presente quando vi alzate e avete una brutta sensazione?
Io mi sono svegliata in quella specie di tugurio e di primo acchito non ho ricordato dove mi trovavo, poi mi sono guardata i piedi perchè credo che i protagonisti di "Saw - L'Enigmista" abbiano avuto la stessa sensazione quando si sono svegliati in quel bagno sudicio con il piede incatenato al tubo, poi ho realizzato che lo strano rumore che non riuscivo ad elaborare proveniva dal ventilatore e mi sono precipitata a recuperare l'astuccio con i trucchi che avevo appeso dietro alla ventola perché se perdo anche solo un altro cosmetico piango per una settimana.
Ho incontrato strani resti umani vagare per casa dopo quella che presumo fosse stata una notte insonne ed è stato subito come tornare a Londra 2000 dove, una mattina, andai in bagno a fare pipì e trovai un tizio addormentato nella vasca da bagno.
Probabilmente loro hanno pensato la stessa cosa della sottoscritta, quando non dormo per almeno 3 ore sembro L'Urlo di Munch in versione zombie.
Ora sono più una cosa tipo L'Urlo di Munch in versione zombie ammalato.
A casa dovevo starmene, a casa, che Valencia sarà stupenda anche ad ottobre, anzi, sarà ancora più bella ad ottobre.
(Ciao, sono la te del futuro, sì è vero, adorerai Valencia ad ottobre!
Io: Fammi capire, Gatto è venuto a trovarmi e ho dovuto raggiungerlo io a Valencia quando aveva detto che mi avrebbe raggiunta lui a Murcia o al massimo ad Alicante????
La me del futuro: Ovvio, avevi dubbi?
Io: No, non serviva che tu ti scomodassi per avvisarmi, comunque grazie.)
Ora la musica: io la subisco, voi magari la apprezzerete di più. Non mi sono ancora abituata a questi ritmi... metto anche un po' di musica internazionale eh.